Peter Pan & Wendy, recensione: nel remake Disney la magia resta intonsa
Leggi la recensione di Blogo del remake live-action “Peter Pan & Wendy” con Jude Law, Alexander Molony ed Ever Amderson – Disponibile su Disney Plus dal 28 aprile 2023.
Peter Pan & Wendy, il capolavoro di J. M. Barrie torna in un lungometraggio live-action che stavolta non rivisita l’originale, ma miscela l’opera teatrale originale del 1904 (“Peter Pan. Il bambino che non voleva crescere”) con diversi elementi del classico animato Disney del 1953, un mix che rende questa versione un vero e proprio remake live-action piuttosto che una rivisitazione o un adattamento nuovo di pacca.
Disney sta riportando i suoi immarcescibili classici animati in formato live-action per una nuova generazione di spettatori, sinora l’operazione sembra essere gradita al pubblico con picchi da blockbuster come Aladdin, La bella e la bestia e Il re leone, che hanno superato tutti il miliardo d’incasso, e qualche inevitabile flop registrato lungo la strada come il Dumbo di Tim Burton, il Mulan di Niki Caro e il deludente Pinocchio di Robert Zemeckis, pellicola che ha avuto l’ulteriore sfortuna della diretta concorrenza del pluripremiato ed acclamato capolavoro in stop-motion di Guillermo del Toro, vincitore di un Oscar al miglior film d’animazione.
“Peter Pan & Wendy” era un’operazione rischiosa di per sé, se si considera che gli ultimi adattamenti live-action di Peter Pan, quello di P.J. Hogan del 2003 e il prequel Pan del 2015 con Hugh Jackman non hanno particolarmente brillato al botteghino, forse da ciò è derivata la scelta di far debuttare il remake “Peter Pan & Wendy” direttamente su Disney Plus.
Al timone di “Peter Pan & Wendy” troviamo David Lowey al suo secondo remake live-action Disney dopo Il drago invisibile e anche regista del suggestivo fantasy Sir Gawain e il Cavaliere Verde, due pellicole particolarmente riuscite che mostrano la sintonia di Lowery con il genere fantasy, sintonia che abbiamo ritrovato in questo nuovo Peter Pan. Il film di Lowery può contare su un cast di giovani talenti su cui spiccano Alexander Molony al suo debutto cinematografico nei panni di Peter e Ever Anderson, attrice e figlia di Milla Jovovich, la somiglianza è impressionante, che veste i panni di una Wendy ormai troppo cresciuta per poter vivere sull’Isola che non c’è insieme ai Bimbi sperduti e ad un Peter che comincia a a percepire ciò che ha negato non solo a se stesso, ma anche ai suoi piccoli amici.
Lo abbiamo tenuto per ultimo, ma il nostro plauso va al Capitan Uncino di Jude Law, attore eclettico particolarmente portato per ruoli di antagonista come dimostra il suo burbero e carismatico pirata che presto dovrà fare i conti con il suo passato e con la rabbia che prova verso il suo rivale di sempre, l’odiato Peter Pan, una rabbia che va ben oltre la storia dell’uncino. Da segnalare il personaggio di Spugna, interpretato in questo remake da Jim Gaffigan, che nell’edizione italiana è doppiato da Carlo Valli voce storica del compianto Robin Williams che ricordiamo ha interpretato Peter Pan nell’Hook di Steven Spielberg. In realtà Williams in quel film era doppiato da Marco Mete e non da Valli, ma sentire di nuovo la voce italiana di Robin Williams in questo contesto è stato una sorta un cortocircuito emotivo, un mix di nostalgia e rimpianto verso un enorme talento tragicamente perduto.
“Peter Pan & Wendy” sulla carta sembrava un azzardo, ma in realtà tutti i pezzi del puzzle sono andati al posto giusto, l’estetica da libro illustrato, uno dei cast più azzeccati e inclusivi di sempre e naturalmente il messaggio immarcescibile quanto l’opera stessa, che ci rammenta che la vita da adulti per quanto intimidatoria possa apparire può anche rappresentare un’avventura memorabile e che l’infanzia quando vissuta come si deve può anche lasciare un piccolo ricordo annebbiato di quella metaforica “Isola che non c’è” che ognuno di noi ha visitato da ragazzino almeno una volta nella vita. In realtà quella capacità di viaggiare con la fantasia e di guardare oltre il velo della realtà di tutti i giorni è ancora lì, basta aguzzare bene la vista e tornare per un po’ quei bimbi che non volevano crescere.